Fabio Daissè
Ricordo che il lavoro era essenzialmente quello di fare, cambiare l’acqua nelle vasche e se pioveva per esempio si azionava una pompa a motore per togliere l’eccedenza di acqua dolce dalle vasche per permettere un’evaporazione rapida.
Silvano Giunchi
Nei bacini dove ci mette l’acqua c’è un altro bacino sopra, quello non deve mai superare i 25 gradi, se te gliene cominci a dare che ha già fatto sale anche di sopra, di sotto non fa più, fa solo della crosta, ha capito? Ci devi dare il modo che questo sale e quest’acqua sali di qua.
[…] Ma la salina poi non è mica fatta solamente dei bacini dove c’è il sale, comincia di lontano, comincia per dire un esempio da un bacino grande, c’è un mezzo metro d’acqua, più avanti c’è un altro bacino invece di mezzo metro c’è nè 20 grammi, 20 centrimetri, poi dopo 10, poi 5, sempre così, a gradazione, di mano in mano che viene giù l’acqua cresce di gradazione.
Augusto Pezza
Le idrovore sono macchine per il sollevamento di acqua; ce ne sono in particolare due all’entrata del canalino di Milano marittima, che è il canale immissario della salina, la stazione di pompa che è stata fatta negli ani ‘25 ‘26 ‘27, il canalino stesso fu fatto dagli scarriolanti, le pompe attuali sono state montate nel ‘53 ‘54 mi pare. Sono due idrovore che sono in grado di fornire 15-25.000 litri d’acqua al secondo, quindi 50 metri cubi al secondo, al minuto non al secondo al minuto, 50 mila litri al minuto, quindi è in grado anche di far correre proprio l’acqua. E di queste idrovore, tra più piccole e più grandi, sono sicuramente 12 mi pare all’interno della salina, che servono appunto per spostare questi grandi quantitativi di acqua. La più grande forse è alla stazione di Bova 1, la prima stazione di pompaggio che fu appunto fatta in salina – e per l’esattezza nel 1907 – che serviva a scaricare tutte le acque dell’inverno verso il mare; questo per facilitare, per poter dare la possibilità ai salinari di preparare prima la salina, tant’è che con questo, con l’installazione di questa idrovora la produzione di sale passò subito, aumentò subito di un 30-40% l’anno successivo, proprio perchè i salinari potevano iniziare a fare il lavoro prima, la preparazione della salina, e quindi ultimata la preparazione anche iniziare il ciclo di produzione del sale.
Massimo Medri
Uno dei sistemi più incredibilmente avanzati dei tempi era quello della circolazione delle acque per fare il sale, che era frutto di maestria oltre che di esperienza di coloro che avevano questo compito, esclusivo spesso, di far funzionare la movimentazione delle acque in modo tale che poi quando si arrivava alla fine il sale fosse depositato nei bacini, negli ultimi bacini. E’ un meccanismo delicatissimo: l’acqua viene presa dal mare, deve fare tutti i suoi giri, deve passare da determinate valli e allora distribuito nelle varie saline, quindi ancora più complicato e complesso.
Silvano Giunchi
Le saline che avevano l’acqua migliore facevano anche più sale. E si andava avanti così a quei tempi… Poi dopo tutto è cambiato perchè hanno fatto un’altra salina che adesso invece di levare tanti giorni, per dire ad esempio 5 giorni di seguito, adesso invece levano il sale una volta l’anno, una volta l’anno.
(I brani sono estratti da interviste condotte da Maria Antonietta Alessandri)